Al Mercato del Porcellino Oscar Cioppi è arrivato nell’89 da Campi Bisenzio, dove i suoi avevano una piccola azienda di paglia e tessuto, per gestire un banco assieme al cugino, che nel tempo ha cominciato a trattare articoli in pelle. E da allora ha passato periodi migliori e peggiori per il commercio, anche se qui la gente si ferma comunque.
“Certo la situazione si è fatta più difficile rispetto ad alcuni anni fa. Va anche detto che la pelle non è sufficientemente valorizzata rispetto alla qualità: il nostro prodotto è buono e arriva tutto da produttori della zona, stiamo molto attenti nella scelta”.
E la clientela?
“Noi lavoriamo soprattutto con i turisti: ne passano tanti, ma servono quelli che hanno un discreto potenziale di spesa, che arrivano anche per portarsi a casa qualche articolo di pregio”.
Invece i fiorentini?
“Ne servirebbero di più, anche se va detto che comunque è chiaro che i numeri si fanno con gli stranieri. A volte girano tra i banchi e solo quando sono qui si accorgono che ci sono articoli di livello, a prezzi a volte forse anche troppo contenuti”.
Ma il Porcellino continua ad attrarre?
“Sicuramente, è un posto particolare e cerchiamo di rispettarlo e tenerlo pulito, perché sia sempre accogliente. Per noi è più di un luogo di lavoro”.